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commenti a "Il dio della guerra"

Come aveva promesso, la scrittice Simonetta Scotto ci ha regalato per Natale il sesto libro della sua serie sulle avventure dei due operativi dei Servizi segreti americani James Clark e Steve Harris.

Libro bellissimo, davvero! Un po' diverso dagli altri, in quanto qui devono fingersi poliziotti e dare la caccia a un serial killer che sta insanguinando le strade di Washington.

Come fa notare James, non è loro lavoro, loro sono agenti segreti, non detective della omicidi, ma purtroppo il criminale è un loro ex compagno e quindi vengono incaricati, conoscendone il carattere, le capacità, le metodiche di copertura, di trovarlo e catturarlo.

Ma il ricercato è molto bravo, è stato addestrato e appare e scompare come un fantasma; la sua mente ha architettato una serie di omicidi quasi fossero una scala, ogni gradino una vittima, ma apparentemente queste vittime non sono ricollegabili fra di loro, non hanno niente in comune, se non la morte con un colpo di pistola in mezzo alla fronte. Non si sa nemmeno di quanti gradini sarà composta questa scala, l'unica cosa certa è che l'ultimo scalino sarà per il Presidente degli Stati Uniti, meta difficile, ma non impossibile per un agente perfettamente addestrato.

Omicidio dopo omicidio questo ultimo scalino si avvicina sempre di più, mentre l'omicida riesce a sfuggire a ogni tentativo di cattura.

Ma ecco che all'improvviso la situazione si ribalta, lui diventa il cacciatore e loro la preda.

Solo alla fine si conoscerà la drammatica storia che spiegherà il perché di tanti delitti; Simonetta ci fa entrare nella testa del folle ex operativo, una follia lucida, tanto logica, che, per poco, ci affascina e ci spinge quasi a, se non scusare, almeno capire le ragioni dei suoi omicidi.

Però ciò che conta prima di tutto è la Giustizia che finirà per trionfare anche questa volta.

Libro bellissimo, dicevo, che ci tiene col fiato sopeso pagina dopo pagina secondo lo stile impeccabile e avvincente al quale la scrittrice ci ha oramai abituati.

Sempre in risalto come negli altri romanzi la profonda fraterna amicizia dei due protagonisti ai quali si affiancano gli altri personaggi più o meno rilevanti ma sempre tratteggiati con maestria di grande scritrice.

Grazie Simonetta

Anonimo, pubblicato su ciao.it

 

Ho appena finito di leggere l'ultima fatica di Simonetta Scotto e pur conoscendo il suo stile e la sua capacità di trattare tematiche sociali sono rimasta notevolmente sorpresa di come l'autrice abbia saputo coniugare azione e temi di grandissima attualità.
Simonetta, con grande maestria, sembra solo accennare a tematiche attanaglianti ma lo fa invitando il lettore ad una analisi profonda, lo fa spingendo al dibattito ed alla riflessione.
Il lontano episodio che James e Steve hanno vissuto è solo accennato ma ci mette di fronte ad una realtà che dobbiamo accettare e con la quale convivere: l'omosessualità esiste, è sempre esistita; bisogna imparare a non discriminare; avremmo amato di meno i nostri eroi se fossero omosessuali?
Ed ancora, la tematica della sanità che non ti assicura tutti i servizi di cui hai bisogno, i licenziamenti in un'età nella quale non puoi più aspirare a niente, le banche che ti negano fido non sono temi di oggi? non sono temi sulla quale la società oggi ha iniziato un dibattito per cercare di sensibilizzare chi è al potere a trovare una soluzione che risolva la disperazione di quanti vivono una realtà che ti è avversa?
Bob è uno di noi, uno che credeva nei valori e nelle istituzioni ma che da essi si è visto tradito, escluso, abbandonato e, per reazione, si è rivoltato contro. Oggi non è questo che succede nella nostra società.
Brava Simonetta! Con i tuoi racconti ci avvinci ma ci inviti alla riflessione!
Questo è il compito di chi si rivolge ai terzi e tu colpisci facendo centro.

Giuseppina Riggi

 

Steve e James sono sempre una piacevole compagnia anche quando vestono i panni da investigatore.
Ancora una volta la scrittrice ha la capacità di catturare la mia attenzione e far lavorare l'immaginazione .
Consiglio a chi leggesse queste mie poche righe di leggerli tutti i libri di Simonetta Scotto, in fila dal primo all'ultimo.

Pierluca

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